Forti piogge e venti di Scirocco, che hanno raggiunto picchi di 217 Km/h, hanno abbattuto ettari di bosco e provocato ingenti danni in Veneto, Trentino e Friuli-Venezia Giulia: case scoperchiate, strade chiuse, paesi isolati… le zone montane sono state le più duramente colpite da quella che il Presidente della Regione Luca Zaia ha definito “la tempesta perfetta”, ormai tristemente conosciuta come Vaia. Gli esperti stimano che ci vorranno anni per rimuovere gli alberi abbattuti e decenni per il ripopolamento dei boschi.
All’indomani della furia del maltempo le Dolomiti si erano svegliate con scene apocalittiche di distruzione tanto che, per rimettere a posto tutti i sentieri, serviranno anni. Livinallongo del Col di Lana è una delle principali valli ladine delle Dolomiti Venete, incastonata tra i grandi gruppi montuosi del Sella, della Marmolada e delle Dolomiti Ampezzane. Una valle fatta di ripidi pendii e piccoli paesi di legno e pietra tuttora lontani dalla vita frenetica delle città, dove le tradizionali attività agrosilvopastorali restano l’elemento chiave di connessione tra uomo e natura. Crescere un albero per Livinallongo ha significato essere al fianco dei suoi abitanti in quel momento di difficoltà.
Il progetto è stato realizzato nell’ambito dell’iniziativa WOWalps | la rinascita delle foreste alpine promossa da WOWnature in collaborazione con i Comuni e i privati che accudiscono le foreste colpite dal ciclone Vaia.