Frassino meridionale
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La manna non viene dal cielo, ma dal frassino meridionale! Dall’incisione della corteccia, fuoriesce una sostanza dolciastra: la manna.
Nome scientifico: Fraxinus angustifolia
Nome comune: Frassino meridionale
È un albero della famiglia delle Oleaceae. Cresce rapidamente, di solito fino ai 15 metri d'altezza, ma può arrivare ai 25 metri. La corteccia è chiara, grigia. Come spesso succede, è liscia nei primi anni di vita e poi si screpola in placche rettangolari. La chioma è densa, sviluppata più in altezza che in ampiezza nelle fasi giovanili, poi con l’andare del tempo questa tendenza si inverte compatibilmente con lo spazio disponibile attorno alla pianta. Le foglie di color verde scuro sono piuttosto lunghe, strette e hanno il margine seghettato. In autunno, si colorano di un bel rosso acceso. Il suo apparato radicale è superficiale, ma resistente e robusto. Questo tipo di radici rendono la pianta capace di tollerare anche venti forti.
In un piccolo territorio siciliano compreso tra Castelbuono e Pollina, dalla corteccia del frassino si ricava la manna. La manna è il prodotto che si ottiene dalla solidificazione della linfa che fuoriesce dalle incisioni praticate sul fusto e sulle branche principali. La manna è una sostanza zuccherina impiegata come blando lassativo, soprattutto in pediatria.
Il legno è meno pregiato di quello del frassino maggiore. Per questo lo incontriamo spesso nei viali e parchi cittadini, per fare ombra senza causare ingombro.
Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno
altezza raggiungibile
aspettativa di vita massima