

Aggiornamenti da Parco Adda Sud | Novembre 2024
Come stanno le piantine?
Dopo il primo incontro a marzo, questa nuova giornata di novembre ha visto l’introduzione di nuove piante per arricchire e completare l’impianto precedente. Le piante messe a dimora lo scorso marzo si presentano in ottimo stato, nonostante siano state sottoposte al passaggio di ben due piene autunnali. Grazie alla loro posizione strategica, pur trovandosi in golena, hanno resistito e prosperano, dimostrando l’efficacia della progettazione ecologica.
Un progetto pensato per biodiversità e sostenibilità
Il progetto si caratterizza per la realizzazione di una siepe a tre file, composta prevalentemente da arbusti produttori di bacche, come sambuco, melo selvatico, biancospino, corniolo e sanguinello. Queste specie sono fondamentali per supportare l’avifauna locale, offrendo cibo e rifugio, e per incentivare la presenza di insetti impollinatori, che svolgono un ruolo cruciale nell’ecosistema.
Api e impollinatori come bioindicatori della qualità ambientale
Un elemento innovativo del progetto è l’utilizzo degli impollinatori come bioindicatori della qualità ambientale. Nelle vicinanze dell’area di impianto, infatti, l’Università di Milano ha installato una stazione sperimentale con apiari, utilizzati per monitorare la presenza di metalli pesanti e pesticidi nel miele e nelle api stesse. Questo approccio permette di avere dati precisi sullo stato di salute dell’ecosistema locale e di intervenire in modo mirato per la sua protezione.
Un rifugio per la fauna e una risorsa per l’ambiente
Tra le specie avvistate nella zona figura la averla piccola, un uccello insettivoro che beneficia indirettamente delle azioni intraprese, grazie al miglioramento delle condizioni per gli insetti impollinatori. Questo progetto non si limita a supportare le singole specie, ma agisce sull’intera catena alimentare, migliorando la resilienza dell’ecosistema fluviale.
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