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Foreste create o migliorate Isola Maria Luigia

Italia

Perché abbiamo sostenuto questa foresta?

Questi giovani boschi – piantati tra il 1997 e il 2000 – hanno bisogno di essere indirizzati verso una struttura e composizione di specie ottimale. Lo scopo è di evitare che alcune specie, invasive ma non solo, prevalgano su altre, mantenendo un livello di biodiversità bilanciato.

Storia della foresta

Isola Maria Luigia è un’isola fluviale del medio corso del Po che dà il nome alla Zona di Protezione Speciale (ZPS) di cui è l’elemento centrale. Aggirandosi per questi ambienti, si possono incontrare uccelli svernanti e migratori che sostano sui grandi “spiaggioni”, nelle lanche o all’interno dei boschi. Fra questi, l’airone bianco maggiore, il falco pescatore, il cavaliere d’Italia.
Gran parte dell’area, circa 200 ettari, sono stati interessati da interventi di forestazione fra il 1997 e il 2000. Accanto a questi impianti artificiali, si sono sviluppati anche lembi di bosco spontaneo di salice bianco, tipico dell’ambiente fluviale. Oggi però, in entrambi questi ambienti, si sono diffuse molte specie alloctone invasive che stanno minacciando la biodiversità.

 

Dove si trova la foresta

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Certificazione

Come abbiamo migliorato la foresta

Il progetto punta a migliorare la struttura e la qualità ecologica dei boschi dell’isola. L’obiettivo è quello di favorire le specie tipiche della foresta fluviale — come quercia, frassino, olmo e salice bianco — restituendo al bosco la sua composizione naturale e la sua capacità di rigenerarsi autonomamente.

Per raggiungere questi obiettivi, il progetto prevede una serie di interventi mirati: si stanno eseguendo interventi di diradamento selettivo, per dare luce e spazio alle specie tipiche, e si stanno piantanto nuovi alberi e arbusti autoctoni. Parallelamente, viene portata avanti la rimozione di specie esotiche, per liberare il bosco da quelle presenze che ne minacciano la biodiversità.

Nel tempo, questi interventi consentiranno di creare un bosco più maturo, diversificato e resiliente, capace di offrire habitat a specie rare come il Cervo volante e il Cerambice della quercia. Inoltre, contribuiranno a consolidare i preziosi saliceti, habitat fondamentali per uccelli nidificanti della famiglia degli Aironi, tra cui la Garzetta e la Nitticora.

 

Questo progetto è co-finanziato dal Bando “Biodiversità e Clima” (BioClima) di Regione Lombardia e sostenuto da Fondazione Cariplo. Bioclima è un’iniziativa nata nel quadro del Piano Lombardia e del progetto LIFE GESTIRE 2020 che mira a creare modelli di finanziamento pubblico-privato per catalizzare gli investimenti in progetti di conservazione della biodiversità e adattamento al cambiamento climatico nelle foreste e aree protette lombarde.

Notizie dalla foresta

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