Accordo di Parigi del 2015: chi ha raggiunto gli obiettivi e chi no
Con la ratifica dell’Accordo di Parigi del 2015, gli impegni climatici presentati all’ONU dai singoli stati passarono dall’essere Intended Nationally Determined Contribution (INDC), ovvero, “Contributi promessi stabiliti a livello nazionale“, ai cosiddetti Nationally Determined Contributions (NDC) ovvero “Contributi Nazionali Determinati“: erano obiettivi climatici che i vari stati si erano dati – in maniera totalmente autonoma – per contribuire a mantenere la crescita della temperatura globale entro i 2 gradi centigradi.
L’Unione europea, ad esempio, aveva già definito nel 2014 il proprio impegno attraverso il quadro per il clima e l’energia 2030 adottato dal Consiglio d’Europa e che possiamo riassumere con tre dati:
- – 40% di emissioni
- + 27% di rinnovabili nel consumo finale di energia
- + 27% d’efficienza energetica
Nonostante l’intesa dell’Accordo di Parigi gli obiettivi che si sono dati gli Stati sono troppo deboli e, anche se tutti dovessero applicarli con la massima serietà, la temperatura globale crescerà oltre l’obiettivo di mantenere la crescita inferiore ai 2 gradi centigradi.
Ma quali sono i paesi che hanno adottato gli obiettivi in linea con l’accordo di Parigi? E quali si sono posti obiettivi maggiori? I dati sono forniti sempre da Climate Action Tracker e ci restituiscono un’istantanea aggiornata al 4 gennaio 2021. In base all’Accordo di Parigi nel 2015, i governi hanno formalmente riconosciuto che i loro obiettivi climatici nazionali collettivamente non avrebbero raggiunto il proponimento di limitare il riscaldamento a 1,5 gradi centigradi. Quindi si sono impegnati a fare il primo aggiornamento dei loro obiettivi per il 2030.
Dalla cartina e dalla legenda è abbastanza facile desumere quali siano i paesi virtuosi e quali i meno virtuosi. Ed un dato su tutti emerge in maniera molto evidente: ci sono paesi che non hanno presentato alcun obiettivo aggiornato, cioè non hanno alcuna strategia per raggiungere entro il 2030 o il 2050 il piano di riduzione del riscaldamento globale nei limiti di 1,5 gradi centigradi. Sono tantissimi: 164. Questo numero induce ad un forte pessimismo sulla possibilità di raggiungere il target fissato dalla Conferenza di Parigi.