
Eruzioni vulcaniche: quando il vulcano è fonte di nutrimento
I vulcani riversano ogni giorno nell’ambiente elementi chimici utili e vitali per la vita di ogni essere vivente. A testimoniarlo oggi sono le centinaia di milioni di persone che nel mondo popolano aree vulcaniche attive, spesso esponendosi a rischi elevati. Ad esempio, nella famigerata “Area Rossa attorno al Vesuvio” abitano ben 700.000 abitanti e infatti molto spesso ai vulcanologi viene posta sempre la stessa domanda: “Perché la gente vuole vivere su un vulcano attivo e potenzialmente pericoloso?”
Semplice: l’eccezionale fertilità del suolo vulcanico. Sui vulcani il suolo è prodotto essenzialmente dall’alterazione chimico-fisica delle rocce laviche e dei materiali piroclastici depositati dall’attività esplosiva da parte dell’acqua piovana: quando il suolo si forma in questo modo permette una maggiore produttività agricola unita ad un’ottima qualità dei prodotti della terra; basti pensare agli ottimi vini prodotti da uve coltivate nelle aree vulcaniche italiane, i cosiddetti “vini vulcanici”. La lava, ma più in generale tutti quelli che vengono chiamati prodotti eruttivi, è infatti ricca di tanti minerali diversi che a loro volta contengono grandi quantità e varietà di elementi chimici fondamentali per l’ecosistema terrestre.