Foreste create o migliorate Parco Campo dei Fiori
Perché abbiamo sostenuto questa foresta?
Il parco regionale Campo dei Fiori è un’area naturale protetta sita nella provincia di Varese, in Lombardia, dove stiamo intervenendo nell’ambito dell’iniziativa Bioclima.
Storia della foresta
I boschi del Parco Regionale Campo dei Fiori sono stati messi a dura prova da incendi, eventi estremi come la tempesta Alex, dissesti idrogeologici e dalla diffusione di specie non autoctone. Sostenere questo progetto significa aiutare a rigenerare i boschi danneggiati e gli habitat originari, aumentare la biodiversità e rendere il Parco Campo dei Fiori più resiliente ai cambiamenti climatici.
Dove si trova la foresta
Come abbiamo migliorato la foresta
Il progetto si concentra su due aree del Parco Regionale Campo dei Fiori: la vetta del massiccio e la zona della località Zambella, sui versanti più bassi.
Sulla vetta, gli eventi estremi hanno distrutto intere porzioni di bosco. Molte delle foreste presenti erano formate da abete rosso e larice giapponese, specie non originarie di questo ambiente, piantate decenni fa. Oggi, questi boschi danneggiati sono più vulnerabili e meno adatti a sostenere la biodiversità. In questa zona il progetto prevede la rimozione oltre 3.500 alberi morti o caduti, che rischiano di alimentare nuovi incendi; l’impianto di 5.000 nuovi alberi e arbusti autoctoni, cioè specie tipiche di questo ambiente, e infine la messa a dimora di 5.700 talee di salici (giovani rami pronti a radicare) per stabilizzare il suolo e contrastare l’erosione.
Uno degli obiettivi è aumentare la biodiversità, creando piccoli spazi aperti nel bosco: le cosiddette radure e prati magri. Questi ambienti offrono luce e spazio a molte piante erbacee e attirano insetti impollinatori, uccelli e piccoli mammiferi. Le attività comprendono la semina di fiori di specie autoctone e il posizionamento di alberi rifugio per pipistrelli. Tra le specie che trarranno beneficio da questi interventi ci sono il capriolo, il cervo, il raro coleottero endemico Duvalius ghidinii, il grande picchio nero e diversi rapaci diurni e notturni.
In Località Zambella, invece, l’intervento riguarda il recupero di antichi castagneti da frutto ormai abbandonati. In quest’area verranno potate e curate le vecchie piante di castagno; piantiamo nuovi castagni innestati e ripristiniamo il prato sotto gli alberi per favorire la biodiversità e il passaggio della fauna. Gli interventi aiuteranno specie come il cervo volante (un raro scarabeo protetto), il picchio nero, alcune briofite (piccoli muschi rari), oltre a varie specie di uccelli e pipistrelli.
Questo progetto è co-finanziato dal Bando “Biodiversità e Clima” (BioClima) di Regione Lombardia e sostenuto da Fondazione Cariplo. Bioclima è un’iniziativa nata nel quadro del Piano Lombardia e del progetto LIFE GESTIRE 2020 che mira a creare modelli di finanziamento pubblico-privato per catalizzare gli investimenti in progetti di conservazione della biodiversità e adattamento al cambiamento climatico nelle foreste e aree protette lombarde.
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