Pino d’Aleppo
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Conifera sempreverde originaria della zona mediterranea, il Pino d’Aleppo ha una crescita molto rapida, non tollera gli inverni rigidi e preferisce un clima mite. E’ una specie utilizzata per rimboschimenti di aree difficili o come essenza da resina da cui si estrae una sostanza, la trementina, utilizzata nell’industria. Il legno tenace, pesante e duraturo, viene utilizzato prevalentemente nell’edilizia o nella falegnameria rustica. In passato la corteccia era ricercata dai pescatori per tingere le reti di rosso. Consigliato a chi ha l’animo caldo e mediterraneo.
Nome scientifico: Pinus halepensis
Nome comune: Pino d'Aleppo
Pianta sempreverde a portamento irregolare con chioma lassa ed espansa alta 10-15 metri. Fusto diritto e tortuoso, spesso inclinato. Corteccia grigio-chiara, rossiccia nelle fessure. Foglie persistenti, aghiformi, leggermente pungenti, in numero di due per brachiblasto. Gli aghi sono di colore verde-chiaro lunghi 3-8 cm.
Pianta a crescita piuttosto rapida, si riproduce per seme. E’ una specie utilizzata per rimboschimenti di aree difficili o come essenza da resina da cui si estrae una sostanza, la trementina, utilizzata nell’industria. Generalmente il Pino d’Aleppo forma associazioni con specie scherofilliche. Il legno tenace, pesante e duraturo, viene utilizzato prevalentemente nell’edilizia o nella falegnameria rustica. In passato la corteccia era ricercata dai pescatori per tingere le reti di rosso.
Il pino d’Aleppo è una pianta forestale che viene impiegata soprattutto a scopo ornamentale. Nelle coste orientali del Mediterraneo viene coltivata per la produzione di una resina commestibile impiegata nella conservazione alimentare.
Caratteristiche che lo rendono unico
di CO2 catturata in un anno
altezza raggiungibile
aspettativa di vita massima