È ormai sempre più evidente – anche a livello scientifico – che immergersi nel verde favorisce il nostro benessere psicofisico ma è molto raro trovare degli ambienti naturali accessibili a tutti. Per questo motivo è importante valorizzare e premiare le iniziative che negli anni si sono rivolte a persone con disabilità creando percorsi o infrastrutture capaci di agevolare l’acceso ad alcune aree montane.
Non solo sentieri
All’interno del Parco nazionale delle Dolomiti bellunesi, la scorsa estate, è partito il progetto “Slow Down”, nato dalla collaborazione tra il parco e l’Associazione italiana persone down di Belluno (Aipd).
L’idea era quella di dare spazio a un turismo “lento” che dia tempo e modo di osservare il territorio per conoscere le sue risorse, rispettarle e proteggerle, in un’ottica di sostenibilità e accessibilità. Con cadenza bimestrale le escursioni si sono estese dalla Val Canzoi a Col dei Mich-Sovramonte, al sentiero naturalistico di Polpet-Ponte nelle Alpi, a Malga Pramper in Val di Zoldo e, durante l’inverno con l’esperienza di una passeggiata con “ciaspole” sul Monte Avena proprio in occasione di una bella nevicata.