

Quali sono i tipi di quercia?
Le querce: una grande famiglia
La parola “quercia” è in realtà un nome generico che indica un intero genere botanico: Quercus, appartenente alla famiglia delle Fagaceae. Esistono circa 600 specie di querce nel mondo, alcune decidue (che perdono le foglie) e altre sempreverdi.
Tutte però condividono alcuni tratti distintivi: chiome ampie, foglie spesso lobate e le inconfondibili ghiande. Sono alberi resistenti e longevi, capaci di adattarsi a climi diversi e di vivere anche su terreni poveri. Identificarle, però, non è sempre semplice: molte specie si ibridano tra loro, creando varietà uniche e aumentando la biodiversità dei nostri boschi.
Le principali specie di quercia in Italia
In Italia esistono circa quindici specie di quercia che crescono spontaneamente, ognuna legata a un diverso ambiente. Quali sono i tipi di quercia? Ecco le principali:
Roverella (Quercus pubescens): la più diffusa nelle aree collinari e soleggiate. Le sue foglie sono allungate e lobate. Alcuni esemplari possono vivere oltre 600 anni, come la celebre Quercia delle Streghe in Toscana.
Rovere (Quercus petraea): ama le colline e le montagne. Le sue ghiande crescono a gruppetti e i lobi delle foglie sono meno profondi. Un esemplare famoso è Demetra, in Calabria, con i suoi 935 anni.
Farnia (Quercus robur): maestosa e imponente, può superare i 30 metri di altezza. Cresce nelle pianure, anche se questi ambienti sono sempre più rari.
Cerro (Quercus cerris): si distingue per le foglie con lobi profondi. Predilige le colline e le montagne.
Leccio (Quercus ilex): sempreverde, con foglie strette e lanceolate, adatto a climi caldi e secchi. Perfetto per resistere alla siccità.
Ci sono poi altre specie meno conosciute come la Sughera (Quercus suber), il Frainetto (Quercus frainetto) e la Quercia coccifera (Quercus coccifera), tutte parte della diversità delle querce italiane.
Dove crescono le querce e perché sono importanti
Le querce sono presenti in quasi tutti i paesaggi italiani: dalle pianure umide alle colline assolate, fino alle montagne. Ogni specie ha le sue preferenze climatiche e ambientali, e questa varietà è fondamentale per mantenere ecosistemi sani e resilienti.
Ad esempio, in Toscana abbiamo contribuito a rigenerare un bosco chiamato Bosco Cinque Querce, che ospita cinque diverse specie di quercia. Questo tipo di intervento aiuta a rafforzare la biodiversità e a creare boschi più resistenti alle sfide del cambiamento climatico.
In alcune aree, come nella Pianura Padana, stiamo anche piantando il Leccio, una specie mediterranea più adatta a climi caldi e secchi, per favorire una migliore adattabilità ai futuri scenari climatici.
Quali sono i tipi di quercia? Scoprile nel nostro video
Se vuoi conoscere meglio le querce italiane, imparare a distinguerle e scoprire curiosità sulla loro storia, guarda il nostro nuovo video su YouTube realizzato insieme a From Roots to Leaves. Ti portiamo tra boschi e leggende per farti scoprire le querce più comuni in Italia.
Vuoi scegliere l’albero giusto da adottare?
Dai un’occhiata alle nostre specie e scopri tutte le loro caratteristiche. Adottare un albero significa prendersi cura della natura e contribuire alla rigenerazione dei nostri boschi.
CONDIVIDI
Altri articoli


Cosa significa Carbon Footprint?

Concerti sostenibili: il tour dei Post Nebbia

Come riconoscere le fake news sul cambiamento climatico?
