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Quali sono i tipi di quercia?

Quali sono i tipi di quercia?

Quando pensiamo a una quercia, ci viene in mente un albero imponente, con chioma maestosa e ghiande ai piedi. Ma sapete che non esiste "una" sola quercia? In natura esistono centinaia di specie diverse di querce, ciascuna con le sue caratteristiche e adattamenti. Nel nostro nuovo video su YouTube, realizzato in collaborazione con Riccardo Rizzetto, conosciuto sui social come From Roots to Leaves, vi portiamo alla scoperta di queste affascinanti piante. Scopriremo insieme le specie più comuni in Italia e alcune curiosità che forse non conoscevate.

Le querce: una grande famiglia

La parola “quercia” è in realtà un nome generico che indica un intero genere botanico: Quercus, appartenente alla famiglia delle Fagaceae. Esistono circa 600 specie di querce nel mondo, alcune decidue (che perdono le foglie) e altre sempreverdi.
Tutte però condividono alcuni tratti distintivi: chiome ampie, foglie spesso lobate e le inconfondibili ghiande. Sono alberi resistenti e longevi, capaci di adattarsi a climi diversi e di vivere anche su terreni poveri. Identificarle, però, non è sempre semplice: molte specie si ibridano tra loro, creando varietà uniche e aumentando la biodiversità dei nostri boschi.

Le principali specie di quercia in Italia

In Italia esistono circa quindici specie di quercia che crescono spontaneamente, ognuna legata a un diverso ambiente. Quali sono i tipi di quercia? Ecco le principali:

 

Roverella (Quercus pubescens): la più diffusa nelle aree collinari e soleggiate. Le sue foglie sono allungate e lobate. Alcuni esemplari possono vivere oltre 600 anni, come la celebre Quercia delle Streghe in Toscana.

 

Rovere (Quercus petraea): ama le colline e le montagne. Le sue ghiande crescono a gruppetti e i lobi delle foglie sono meno profondi. Un esemplare famoso è Demetra, in Calabria, con i suoi 935 anni.

 

Farnia (Quercus robur): maestosa e imponente, può superare i 30 metri di altezza. Cresce nelle pianure, anche se questi ambienti sono sempre più rari.

 

Cerro (Quercus cerris): si distingue per le foglie con lobi profondi. Predilige le colline e le montagne.

 

Leccio (Quercus ilex): sempreverde, con foglie strette e lanceolate, adatto a climi caldi e secchi. Perfetto per resistere alla siccità.

 

Ci sono poi altre specie meno conosciute come la Sughera (Quercus suber), il Frainetto (Quercus frainetto) e la Quercia coccifera (Quercus coccifera), tutte parte della diversità delle querce italiane.

Dove crescono le querce e perché sono importanti

Le querce sono presenti in quasi tutti i paesaggi italiani: dalle pianure umide alle colline assolate, fino alle montagne. Ogni specie ha le sue preferenze climatiche e ambientali, e questa varietà è fondamentale per mantenere ecosistemi sani e resilienti.

Ad esempio, in Toscana abbiamo contribuito a rigenerare un bosco chiamato Bosco Cinque Querce, che ospita cinque diverse specie di quercia. Questo tipo di intervento aiuta a rafforzare la biodiversità e a creare boschi più resistenti alle sfide del cambiamento climatico.

In alcune aree, come nella Pianura Padana, stiamo anche piantando il Leccio, una specie mediterranea più adatta a climi caldi e secchi, per favorire una migliore adattabilità ai futuri scenari climatici.

Quali sono i tipi di quercia? Scoprile nel nostro video

Se vuoi conoscere meglio le querce italiane, imparare a distinguerle e scoprire curiosità sulla loro storia, guarda il nostro nuovo video su YouTube realizzato insieme a From Roots to Leaves. Ti portiamo tra boschi e leggende per farti scoprire  le querce più comuni in Italia.

Vuoi scegliere l’albero giusto da adottare?

Dai un’occhiata alle nostre specie e scopri tutte le loro caratteristiche. Adottare un albero significa prendersi cura della natura e contribuire alla rigenerazione dei nostri boschi.

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