
Aggiornamenti dalla Val di Fiemme

Maggio 2025 – Aggiornamenti dalle foreste della Val di Fiemme
Continua il nostro impegno per riforestare i boschi colpiti dalla tempesta Vaia e ora intaccate dal bostrico. Sabato 24 maggio 2025 siamo tornati in zona Castello della Molina (TN), con oltre 100 persone abbiamo piantato più di 200 nuovi alberi.
Durante la giornata abbiamo controllato anche gli alberi piantati lo scorso anno e siamo felici di vedere che stanno bene e crescono regolarmente. Grazie ai monitoraggi costanti, realizzati insieme ai gestori forestali locali, possiamo seguirli passo dopo passo e intervenire se necessario.
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Settembre 2024 – Aggiornamenti dalle foreste della Val di Fiemme
“Siamo tornati in Val di Fiemme per verificare lo stato delle piantine messe a dimora nel 2023,” racconta Lucio Brotto, fondatore di WOWnature. “Grazie a condizioni idriche favorevoli e a un’estate caratterizzata da piogge regolari, le giovani piante hanno resistito bene, nonostante le temperature elevate durante i mesi di luglio e agosto.”. La riforestazione non è solo un’opera di rinascita paesaggistica, ma un investimento nel futuro della biodiversità. Ogni pianta messa a dimora, infatti, è una speranza per un ecosistema più sano e resiliente.
Nonostante i risultati incoraggianti, la Val di Fiemme continua a combattere una battaglia complessa. Il bostrico tipografo, un piccolo coleottero che si nutre della corteccia degli abeti, è diventato una minaccia devastante dopo la Tempesta Vaia. La grande quantità di legname abbattuto ha infatti creato l’ambiente ideale per la proliferazione di questo insetto, trasformando un problema locale in una vera e propria epidemia che mette a rischio la stabilità dei boschi rimanenti. “Per tenere sotto controllo la diffusione del bostrico, abbiamo installato trappole per monitorare la popolazione di questi insetti,” spiega Lucio Brotto. “L’obiettivo è prevenire ulteriori danni e garantire che le nuove piantine possano crescere in un ambiente più sicuro e protetto.”.
Uno degli insegnamenti più importanti che abbiamo appreso dalla tempesta Vaia è che la diversità è la chiave per la resilienza. In passato, i boschi della Val di Fiemme erano dominati dall’abete rosso, una specie vulnerabile ai cambiamenti climatici e agli attacchi parassitari. Ora, grazie al supporto della Magnifica Comunità di Fiemme e alla nostra attività vivaistica, stiamo creando un mosaico forestale più variegato e resiliente. “Stiamo piantando non solo abeti, ma anche larici, pini cembri e specie latifoglie come betulle, aceri montani e sorbi degli uccellatori,” racconta Lucio Brotto. “L’obiettivo è creare una foresta mista, capace di adattarsi meglio ai cambiamenti climatici e di offrire rifugio a una più ampia varietà di specie animali e vegetali.”
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Marzo 2022 – Aggiornamenti dalle foreste della Val di Fiemme
In molti ci avete chiesto “ma come stanno le nostre piantine che abbiamo piantato in Val di Fiemme? Ci date aggiornamenti?”. Detto, fatto. Abbiamo inviato il nostro Jacopo in missione dove, con la Magnifica Comunità della Val di Fiemme, ha controllato e verificato lo stato di salute delle vostre piantine.
Le vostre piantine non stanno bene: stanno benissimo.
A due anni dall’impianto possiamo constatare come l’inverno non abbia creato problemi alle piantine che hanno resistito molto bene anche a causa della neve di quest’inverno, nonostante ne sia caduta poca, molto meno dell’anno scorso.
Ma perché la neve fa bene alle piantine? La neve riveste un’importanza fondamentale per l’idratazione e la fertilità del suolo stesso. Se si assiste ad un inverno freddo e secco, con la mancanza quasi totale di precipitazioni sia piovose che nevose, la parte superficiale del terreno spesso congela e si indurisce notevolmente; addirittura nei luoghi esposti a nord il suolo può rimanere congelato per parecchio tempo e anche nelle ore centrali della giornata.
La presenza della coltre nevosa si comporta come una coperta e non consente alla temperatura del terreno in questione di scendere al di sotto dello zero: infatti la temperatura sotto la coltre è decisamente più mite che al di sopra, permettendo anche di mantenerla costante per tutto il periodo in cui il terreno viene ricoperto. In seguito, con l’aumento delle temperature, lo scioglimento della neve determina una penetrazione dell’acqua anche in profondità, idratando il terreno e consentendo un buon sviluppo delle nostre piante.
Il nostro monitoraggio continuerà nel corso degli anni e vi terremo aggiornati sulla crescita delle vostre piantine.
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Agosto 2019 – Aggiornamenti dalle foreste della Val di Fiemme
Gli interventi di impianto inizieranno tra l’autunno di quest’anno e la primavera del prossimo.
In Val di Fiemme si sta lavorando intensamente allo sgombero della legna caduta a terra a causa del maltempo e alla pulizia delle aree, anche se il lavoro da fare resta ancora tanto. Basti pensare che sono stati recuperati circa 100.000 mc di legname su oltre 300.000 a terra.
Una grande differenza rispetto alle altre aree colpite dalla tempesta Vaia è rappresentata dalla presenza della Magnifica Comunità di Fiemme, gestore di molti boschi della valle: avere una realtà omogenea, coordinata e con grande capacità operativa ha permesso di velocizzare al massimo le attività di ripristino, che stanno quindi procedendo a ritmo serrato. La Magnifica ha anche due vivai di proprietà che stanno producendo le piantine che verranno utilizzate per gli interventi di impianto che inizieranno tra l’autunno di quest’anno e la primavera del prossimo.
Il sostegno di WOWnature e di tutte le persone che hanno deciso di far crescere un albero in Val di Fiemme permetterà di rendere più resiliente la struttura dei famosi boschi della valle anche grazie alla messa a dimora di specie diverse.
Inoltre, in molte aree si stanno installando barriere paramassi, paravalanghe e altre opere di difesa necessarie per la sicurezza; prima questo lavoro lo faceva il bosco grazie ai suoi alberi e alle loro radici!
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