
L’autunno è la stagione che più di tutte sa stupirci: i boschi si accendono di sfumature calde, l’aria si fa frizzante e le foglie danzano leggere prima di arrendersi al vento. È il periodo del foliage, quando alberi e foreste si trasformano in quadri viventi, ideali per un weekend all’aperto, tra passeggiate e fotografia.
Cos’è il foliage e perché le foglie cambiano colore
Il termine foliage indica il fenomeno naturale che si manifesta in autunno, quando le foglie cambiano colore passando dal verde a toni di giallo, rosso e arancio. Questo accade perché la clorofilla, il pigmento che dà la tonalità verde e cattura la luce del Sole, diminuisce con la riduzione dell’irraggiamento solare. In questo modo emergono altri pigmenti naturali:
- i carotenoidi, che donano sfumature gialle e arancioni;
- gli antociani, responsabili dei rossi più accesi e che proteggono le foglie dai raggi UV.
Quando il ciclo vitale termina, le foglie cadono e si trasformano in nuova materia organica, nutrendo il terreno e dando inizio a un nuovo ciclo di vita.
Dove ammirare il foliage in Italia
Dal Veneto al Piemonte, passando per la Lombardia e il Trentino, l’Italia offre luoghi meravigliosi per osservare da vicino questo spettacolo della natura.
Altopiano del Cansiglio (Veneto)
Ai piedi delle Prealpi Bellunesi si trova un immenso altopiano di faggi e conifere, dove il foliage si manifesta tra ottobre e novembre. I sentieri che attraversano i boschi regalano scorci mozzafiato, con il sole che al tramonto illumina le chiome color rame. È un paradiso per chi ama la fotografia e le passeggiate in bici.
Foresta dei Bagni di Masino (Lombardia)
Tra faggi secolari e torrenti limpidi, la Val Masino diventa un luogo incantato in autunno. L’atmosfera delle antiche terme e il suono dell’acqua creano una cornice perfetta per immergersi nei toni aranciati e dorati della stagione.
Langhe e Monferrato (Piemonte)
Colline, vigneti e castelli medievali rendono il foliage piemontese un’esperienza romantica. I filari si tingono di oro e rosso, le luci autunnali esaltano i paesaggi e il profumo del mosto riempie l’aria. È il momento perfetto per un’escursione tra natura e tradizione.
Val di Sella e Lago di Tovel (Trentino-Alto Adige)
Tra i luoghi più affascinanti per ammirare il foliage spiccano la Val di Sella, dove Arte Sella fonde arte contemporanea e natura, e il Lago di Tovel, che in autunno riflette i colori delle foreste circostanti.
Treno del Foliage (Piemonte – Svizzera)
Chi preferisce un viaggio lento può salire sul Treno del Foliage, da Domodossola a Locarno: un percorso di 50 km tra le valli Vigezzo e Centovalli, dove le montagne si tingono di infinite sfumature.
Gli alberi simbolo del foliage Ogni specie regala un colore diverso, rendendo unico ogni paesaggio autunnale.
Frassino
Secondo le leggende Odino, divinità principale della mitologia nordica, creò il primo uomo con un pezzo di legno di Frassino. Non male come scelta se si pensa che il legno di questo albero è fra i migliori legnami delle nostre terre per stabilità ed elasticità, usato da sempre per costruire gli archi.
Un bel giallo oro è il colore che le sue foglie assumono in autunno, aggiungendo una nota brillante ai caratteristici paesaggi. Una curiosità: da alcune speci di frassino, come il frassinus ornus diffuso anche in Italia, viene estratta la manna. È una linfa ricavata dalla corteccia, utilizzata in pasticceria come dolcificante, oltre che in ambito cosmetico e farmaceutico. Le coltivazioni di frassino da manna, un tempo più diffuse, oggi sono limitate ad alcune zone della Sicilia. Proprio per l’abbandono graduale di questa tradizione agricola, oggi la manna è un prodotto dal costo piuttosto elevato.
Quercia
Albero secolare per antonomasia, emblema di forza per gli indoeuropei e albero sacro per Romani e Celti. La Quercia è una delle specie più amate dall’immaginario comune. Longevo e resistente, questo albero dall’aspetto maestoso ha anche proprietà curative, antinfiammatorie e analgesiche.
Curiosamente alcune specie di quercia, pur andando incontro al fenomeno del foliage, non perdono le foglie fino all’arrivo della bella stagione, quando le sostituiscono con altre. Una leggenda vuole che questa caratteristica abbia un’origine soprannaturale. Si narra che il diavolo chiese al Signore di concedergli almeno un bosco sul quale regnare. Venne accontentato a una condizione: avrebbe avuto potere solo nel periodo in cui fossero cadute tutte le foglie. La saggia quercia si impegnò a trattenere il suo fogliame, così il diavolo non divenne mai padrone del bosco.
Larice
Questa conifera nativa delle montagne dell’Europa Centrale è conosciuta per la resistenza al freddo. Il suo legno duro e resistente rende il larice perfetto per costruire case in montagna. Da sempre considerato l’albero cosmico-spirituale, il Larice è il simbolo della rinascita, della luce e della bontà.
Il larice comune, a differenza delle altre conifere europee, è una pianta decidua, che perde cioè le foglie con la stagione fredda. All’arrivo dell’autunno attraversa quindi la tipica fase del cambiamento cromatico, passando dal colore verde al giallo.
Melo selvatico
Il Malus sylvestris è un arbusto utilizzato spesso nei progetti di rimboschimento perché, grazie ai suoi frutti gustosi, attira la fauna selvatica. Nella cultura celtica era simbolo di fertilità e di immortalità. Da numerosi scavi archeologici è emerso che l’uomo, già dall’età del bronzo, seccava le mele selvatiche come provvista per l’inverno. Il frutto dell’Albero della Conoscenza è una mela, che aiuta a distinguere tra il bene e il male.
Tendiamo a riconoscere facilmente i meli selvatici in primavera primaverile, quando si ricoprono di fiori bianchi o di un rosa delicato: ma ecco che d’autunno arrivano i frutti, gialli o rossi come ciliegie.
Quando andare e come vivere l’esperienza
Il periodo migliore per ammirare il foliage in Italia va da metà ottobre a metà novembre, variando in base all’altitudine. Ti basterà un weekend per scoprire boschi, laghi e vallate trasformati da una luce diversa, più calda e malinconica. Porta con te la macchina fotografica, una borraccia e la voglia di rallentare: l’autunno è un invito a riconnettersi con la natura.



