Cambiamenti climatici: mitigazione e adattamento per affrontarli
Quali sono le strade percorribili per rispondere ad una minaccia così complessa come il cambiamento climatico? Partendo da ciò che dice la scienza: utilizzando la mitigazione e l’adattamento perché è necessario eliminarne la causa e prepararsi, al contempo, a gestirne gli effetti.

Cambiamenti climatici e gas serra
Il Panel Intergovernativo sul Cambiamento Climatico (IPCC), l’organizzazione internazionale che valuta gli effetti dei cambiamenti climatici, ha stabilito ormai da molto tempo che il cambiamento climatico è già una realtà ed è generato dall’enorme quantità di gas serra immessi nell’atmosfera. Per rispondere alla minaccia dei gas serra abbiamo due strade principali da percorrere: eliminare la causa e farsi trovare pronti a gestirne gli effetti. In altre parole, dobbiamo da un lato ridurre la quantità di gas serra nell’atmosfera, e dall’altro prendere le necessarie misure per affrontare un clima che sta già cambiando: mitigazione e adattamento sono le due azioni per limitare il surriscaldamento globale.
Mitigazione: le politiche per abbattere le emissioni
Per mitigazione dei cambiamenti climatici si riferisce a quelle azioni che riducono l’emissione in atmosfera dei gas serra responsabili del riscaldamento globale: limitare la circolazione delle automobili a benzina e soprattuto a diesel, alimentare case e industrie con energia rinnovabile, limitare o cancellare i sussidi a favore dei combustibili fossili ma anche e soprattutto piantare alberi, uno dei modi migliori per catturare la CO2. Per contenere il riscaldamento globale entro gli 1,5 gradi centigradi, come fissato dall’ Accordo di Parigi , dovremmo limitare le emissioni del 7,6% ogni anno per tutto il decennio, ovvero fino al 2030. Tuttavia, nemmeno la pandemia di covid19 ed il conseguente blocco dei trasporti e di alcune attività per mesi è riuscita a farci avvicinare a questo obiettivo.
Ad oggi, l’unica ricetta efficace per ridurre la concentrazione di gas serra nell’atmosfera è emetterne di meno – in altre parole, “mitigarne” le quantità prodotte. E’ una soluzione complessa da mettere in pratica perché l’emissione di gas serra e CO2 è insita in ogni attività umana.
Quali sono le misure di adattamento per contrastare l’effetto serra?
Oltre alle misure di mitigazione è necessaria una certa capacità di adattamento: significa limitare al massimo gli impatti del cambiamento climatico sul benessere dei cittadini, l’approvvigionamento delle risorse e la stabilità degli ecosistemi. Il cambiamento climatico è un fenomeno davvero molto complesso e riguarda numerosi aspetti della nostra società: per questo motivo è fondamentale integrare le politiche di adattamento in ogni settore della società, dell’economia e delle attività umane. Agricoltura e allevamento, siccità e desertificazione, pesca, scioglimento dei ghiacciai, acidificazione degli oceani, povertà e sicurezza alimentari sono tutti aspetti tra loro collegati interconnessi.
Scienza, investimenti e tecnologie: questi sono i tre elementi delle cosiddette misure di adattamento, ovvero quelle che ci rendono meno vulnerabili e fragili a cicloni, tempeste come quella di Vaia del 2018, frane, siccità, incendi, piogge, perdita di biodiversità, deforestazione.
In questa categoria rientrano per esempio i sistemi di allerta preventiva che consentono alla popolazione di mettersi in salvo prima dell’arrivo di un ciclone; le mappe sul rischio idrogeologico; le colture resistenti alla siccità, l’impianto di alberi ad alto assorbimento della CO2, la scelta di specie autoctone, la costruzione di food forest e di “cinture verdi” contro l’avanzare della desertificazione, le urban forest.